QUANDO L’INSODDISFAZIONE È L’INIZIO DEL CAMBIAMENTO

Motivation

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QUANDO L’INSODDISFAZIONE È L’INIZIO DEL CAMBIAMENTO

Amo queste giornate che si allungano, tornare a vestirsi leggere e sognare la mia isola che presto rivedrò. E proprio con l’arrivo del caldo ho deciso di affrontare, o meglio approfondire, un argomento che sta molto a cuore a noi donne: le nostre gambe. Siete pronte? 

Le gambe, ammettiamolo, sono il cruccio di molte moltissime donne, in primis per me. Sin da adolescente, complice la genetica e una pessima circolazione, non ho mai avuto gambe affusolate e lunghe. Crescendo poi, la situazione non è certo migliorata. Sapete bene che il mio passato sportivo mi aveva portata ad un’ipertrofia muscolare molto importante, soprattutto a carico dei miei quadricipiti, che con il tempo non riuscivo più ad accettare. Mi sentivo inadeguata e di conseguenza coprivo le mie gambe.

Faccio la personal trainer da oltre 10 anni e soprattutto agli esordi ricordo ancora quella sensazione negativa che provavo mentre allenavo le mie clienti. Arrivavano sorridenti in palestra con i loro vestitini, si allenavano 2 massimo 3 volte a settimana, e io che mi allenavo oltremodo, sempre attenta all’alimentazione, non riuscivo proprio a vedermi. Era un periodo difficile, ve ne ho parlato spesso, e dentro di me invece di trovare una soluzione, continuavo a confrontarmi più o meno inconsciamente con le altre, covando il peggiore dei sentimenti: l’invidia.

Ciò che mi ha permesso di lasciare quel vortice di vittimismo e chiusura nei confronti di qualcosa che non volevo affrontare, è stato non accettare più questo atteggiamento. Come sempre, quando si è pronti per farlo, la strada per il cambiamento parte dalla propria insoddisfazione. Perché andiamo a cambiare qualcosa? Perchè quello che viviamo nn ci piace più. 

Sembra facile detto così, ma spesso non lo è per nulla, finendo per scegliere due strade: lasciarsi andare e permettere che le circostanze scelgano per noi, oppure accettare questi limiti oggettivi, cercando però di migliorare ciò che possiamo, apportando piccoli cambiamenti alla volta, tenendo ciò funziona e abbandonando ciò che invece non lo fa.

Che cosa mi ha permesso di cambiare?
Stravolgere i miei preconcetti

  • L’accettazione parte dalla consapevolezza di un limite che però vogliamo migliorare passo dopo passo. Qualche giorno fa nelle mie stories un video sembra avervi colpito particolarmente: moltissime di voi mi hanno scritto “wow Sele, che gambe pazzesche senza ritenzione, come fai?”. Sorrido, perchè se penso anche solo a qualche anno fa, un video con in primo piano le mie gambe non l’avrei mai fatto. È proprio vero che facciamo davvero fatica a sbloccare alcune percezioni di noi stesse, anche perchè noi donne non sempre sappiamo essere obiettive quando si tratta del nostro corpo: non siamo mai contente e non ci vediamo realmente per ciò che siamo. Il percorso verso l’accettazione mi ha permesso di essere sensibilissima a questo argomento. Quando le mie ragazze mi fanno presente di non sentirsi a proprio agio con alcune parti del loro corpo, che oggettivamente sono migliorate, ma che ai loro occhi non è così, il mio approccio non è “Ma non vedi che sei migliorata tantissimo”, ma anzi di portarle a vedersi con occhi diversi, ricercando insieme la prospettiva corretta. SGProgram va oltre l’allenamento, e anche in SGPnutrition, le mie nutrizioniste sono formate non solo nell’aiutare le ragazze con il piano alimentare, ma a supportarle nel percorso.
  • Creati i presupposti e le circostanze per stare bene. Mi sono sentita sbagliata per molto tempo, quando in realtà stavo sbagliando il modo di affrontare i miei limiti. Per sviluppare la propria sicurezza, dobbiamo imparare a conoscerci e capire quando ci sentiamo di fare una cosa. Creiamoci le circostanze e impariamo a valorizzare i nostri punti forti, facendo ogni passo quando ci sentiamo di farlo. Se c’è un giorno in cui non ci sentiamo di indossare un abitino aderente o che scopre il nostro punto debole, non facciamolo, ma soprattutto non sentiamoci sbagliate. Capita anche a me di non sentirmi a mio agio in determinate situazioni, ma questo non è un problema perchè ho imparato a conoscermi e spesso questo è il primo segnale per rimettermi in carreggiata. Non possiamo sentirci tutti i giorni al 100%.
  • Smettiamola di confrontarci con le altre. Mentre desideriamo le gambe lunghe e magre della nostra amica, magari non sappiamo che lei vorrebbe avere il ventre piatto che geneticamente abbiamo. Ognuna di noi è speciale a modo suo! Taglia fuori dalla tua vita i confronti non costruttivi e migliora il tuo punto di partenza.

Ma sapete che io amo i fatti. E perciò:

Come sono riuscita a cambiare concretamente?
Stravolgendo in primis ciò che aveva trasformato il mio corpo: l’allenamento.

Come l’ho fatto?
Imparando ad ascoltarmi, testandomi e andando per tentativi ed errori. 

È così che è nata la mia metodologia di allenamento, che oggi declino nei miei programmi SGPworkout e SGPexclusive. Il mio desiderio? Essere tonica, ma senza esagerare, perchè l’esagerazione non mi ha mai fatto stare bene, nonostante per molto tempo io l’abbia inseguita.

Ci tengo però a precisare che, come ogni cosa, è davvero soggettiva l’idea che abbiamo del nostro corpo. Ci sono donne che hanno obiettivi diversi, che ad esempio praticano discipline come il body building, ricercando volumi e ipertrofia muscolare con costanza e grande impegno.

Perciò la prima domanda che ognuna di noi dovrebbe farsi prima di iniziare un percorso è: qual è il mio obiettivo? 

Con la mia metodologia mi rivolgo alle donne, non ad atlete, che vogliono allenarsi per divertirsi e stare bene con se stesse, ricercando non la perfezione, ma una femminilità propria, fatta di equilibrio. 

Ho affrontato e affronto ancora oggi molti miti che nel mondo delle palestre sembrano essere incancellabili, stravolgendo in parte molte credenze. I risultati ottenuti in quasi 5 anni di lavoro dedicato totalmente al corpo femminile, mi hanno perciò permesso di far conoscere la mia metodologia a moltissime donne che oggi mi leggono e si allenano con le mie schede.

Ma quali sono i consigli alla base di SGProgram?

  • STIMOLARE CORRETTAMENTE I MUSCOLI DURANTE L’ESECUZIONE. Molto spesso ci scrivete: che carico devo usare per gli esercizi? Prima di scegliere pesi alti, è fondamentale imparare a concentrarsi sulla corretta stimolazione del muscolo. La mia metodologia si basa infatti sulla stimolazione prolungata in contrazione (isometria) degli esercizi. La scelta corretta del peso ci permette infatti di concentrarci sulla tensione del muscolo, imparando a sentire la connessione con il proprio corpo. Quando parlo di CONNESSIONE MENTE MUSCOLO come parte fondamentale dell’allenamento intendo proprio questo. Spesso infatti si pensa erroneamente che utilizzando carichi elevati, si raggiungono prima i risultati sperati. Soprattutto agli inizi è invece importantissimo lavorare cercando di percepire la contrazione muscolare, con movimenti lenti e controllati. Nei miei circuiti infatti spesso alterno esercizi con secondi di isometria che necessariamente per essere eseguiti correttamente, richiedono un peso basso. Al contrario, se il carico non è corretto,  si finisce per eseguire velocemente ogni ripetizione, non rispettando i corretti secondi di isometria previsti. Nella mia metodologia prediligo tutti gli esercizi che permettono di stimolare la catena cinetica posteriore (glutei e femorali), riuscendo ad evitare di reclutare in modo importante i quadricipiti, che molte di noi sviluppano con facilità. Se il tuo obiettivo è quello di avere una gamba tonica e non gonfia, non c’è nulla di più sbagliato di stressare la muscolatura con carichi elevati eseguendo non correttamente gli esercizi. Troppo spesso infatti, allenamenti lunghi ed estenuanti, possono portare a risultati opposti da ciò che desideriamo.
  • SCEGLIERE IL VOLUME DI ALLENAMENTO PIÙ ADATTO. Allenarsi tutti i giorni non è funzionale, soprattutto se geneticamente come me siamo portate a trattenere liquidi. Un sovrallenamento produce infiammazione, che a sua volta porta acqua nelle gambe. Avete mai avuto la sensazione di vedervi peggio dopo un allenamento? È la risposta del nostro corpo allo sforzo. Il muscolo più è stimolato, più si ingrosserà è naturale, come lo è il volume che si aggiunge con i liquidi accumulati. Ecco perchè sottolineo sempre quanto è importante allenarsi e riposare ascoltando il proprio corpo. La risposta è anche questa molto soggettiva: non siamo uguali e per questo è importante davvero imparare a conoscere i segnali che le nostre gambe ci lanciano.
  • ALIMENTAZIONE CORRETTA ED EQUILIBRATA. Come non possono esistere risultati ottimali senza seguire un allenamento corretto, così accade con l’alimentazione. Lo diciamo sempre, cibo e sport devono collaborare al raggiungimento dei nostri obiettivi. Con il mio TEAM NUTRITION collaboriamo a stretto contatto proprio per unire le forze e supportare le nostre ragazze nei loro percorsi. Giornalmente infatti le mie nutrizioniste si confrontano con me sui corretti consigli da dare alle nostre  ragazze. Anche su questo argomento però, ci sono davvero tanti falsi miti da sfatare. L’avete vista la foto sopra vero? Ecco. All’epoca ero una di quelle testoline che pensava a mangiare solo proteine su proteine, evitando come la peste i carboidrati. Ero arrivata a creare un danno non indifferente al mio metabolismo, oltre ad aver peggiorato notevolmente la mia infiammazione. Cercate perciò di andare oltre alle dicerie e di affidarvi davvero ad un percorso che possa seguirvi con grande professionalità. Pensateci, investire su noi stesse è la cosa più bella che possiamo fare, perché con il nostro corpo dobbiamo conviverci tutta la vita.
  • CURA IL TUO CORPO. Se allenamento e alimentazione corretta non possono mancare, esistono validi alleati che possono aiutarci. Se il nostro lavoro ci porta a stare molto tempo seduta o al contrario sempre in piedi, è importante cercare di attivare la circolazione trovando 10 minuti al giorno, post allenamento o prima di andare a dormire, durante i quali teniamo le gambe alzate al muro. Una delle mie routine che spesso vi racconto è quella di fare bagni freddi post allenamento. Se non lo avete mai fatto, iniziate ora, con la bella stagione e cercate di mantenere una costanza, sentirete le gambe molto più leggere. Soprattutto con questo caldo poi, se ne avete la possibilità, cercate un centro valido che faccia massaggi linfodrenanti o pressoterapia. Io in questo periodo sto cercando di farli almeno una volta a settimana.

Come sempre non vedo l’ora di sapere cosa ne pensate. Vi aspetto in community.
La vostra coach
SELLY

14 Giugno 2019